I Relitti del Golfo di Genova
Il Golfo di Genova è rinomato, oltre che per le sue meraviglie naturalistiche, per essere disseminato di relitti di molte imbarcazioni, derivanti sia dal traffico mercantile, che ha reso Genova uno dei principali porti del Mediterraneo, sia per l'intensa attività bellica che si è svolta in questro tratto di mare nell'ultimo conflitto mondiale. Gli amanti dei relitti troveranno sicuramente interessanti le numerose immersioni ricreative e tecniche possibili in questo tratto di mare.
HAVEN
Lunga 334 metri e larga 26, affondò al largo di Arenzano il 14 Aprile 1991; la causa del suo naufragio è da imputare ad un potentissimo ed incontrollabile incendio che si sviluppò a bordo. Le immagini di questa terribile tragedia fecero praticamente il giro del mondo. Date le caratteristiche tecniche, l’immersione sul relitto dell’Haven può essere condotta sia da subacquei ricreativi sia da subacquei tecnici.
PROFONDITA' MAX: 90m
PELAGOSA
Il posamine Pelagosa affonda il 9 Settembre 1943 colpito dai potenti cannoni del Monte Moro ancora in mano ai Tedeschi. La nave si stava dirigendo al largo della Sardegna dove avrebbe dovuto unirsi al resto della flotta Italiana dell'Ammiraglio Bergamini al comando della Corazzata "Roma". Il relitto giace oggi spezzato in due tronconi ad una profondità compresa tra i 30 e i 37 mt.
PROFONDITA' MAX: 38m
MOHAWK DEER
La Mohawk Deer è una nave canadese di 4500 tonnellate di stazza. Dopo una lunga esistenza, si venne a trovare nel 1967 lungo la costa portofinese, trainata da un rimorchiatore per essere demolita. Ma il fato vuole che, per qualche motivo, durante il trasporto un cavo della nave si ruppe; fatto sta che la nave, in balia del vento e del mare, si spezzò in due tronconi scagliandosi contro la scogliera di Portofino, e affondò. Adesso si trova adagiata sul fondale di Cala Raffinale.
PROFONDITA' MAX: 40m
V.A.S.
Il relitto giace in assetto di navigazione e la discesa diretta nel blu, viste le sue dimensioni ridotte, nelle giornate di buona visibilità ce lo fa apparire nella sua interezza già intorno ai 30 metri. Arrivati sul ponte si inizia il giro di perlustrazione verso la parte di poppa sfondata e infossata nella sabbia. Sono ancora visibili i resti disordinati delle protezioni del cannoncino di poppa e della bomba di profondità ormai allagata, minacciosamente appoggiata sul lato di dritta, come se dovesse essere pronta allo sgancio. Vicino sono ben distinguibili i resti dei supporti per il battello di salvataggio, dove a gelosi custodi si vedono solitamente due fieri scorfani.
PROFONDITA' MAX: 50m
VAPORETTO
La struttura del relitto è quella di una nave di piccolo cabotaggio adibita al trasporto merci. Il relitto, chiamato anche “Vaporetto”, giace sul fondale davanti a Genova e si presenta oggi suddiviso in tre tronconi.
Molto interessante è la parte del troncone prodiero dove sono ancora visibili gli argani e due grosse ancore. La prua, adagiata sul fianco sinistro, è visitabile all’interno mentre una delle ancore è ancora attaccata alla catena trovandosi proprio sotto la prua. Interessante la caldaia posizionata nel troncone di poppa.
PROFONDITA' MAX: 33m